giovedì 10 gennaio 2013

Downshifting andata e ritorno: cose che non potrò mai fare - Changes in downshifting: the things I will not do



C'è la crisi e si sente.
Caspita se si sente.
Fino ad oggi ho cercato di combatterla con l'autoproduzione e con una vita semplice, senza troppi fronzoli.
Ma sapete una cosa?
Non ero felice.
Non ero felice quando avevo voglia di mangiare una salsiccia e me lo vietavo per millemila motivi. (colture intensive, allevamenti intensivi, torture ai maiali...)
Non ero felice quando volevo fare il panettone vegano e non mi lievitava.
Non ero felice quando ero malata e, mio malgrado, dovevo curarmi con antibiotici.
Non accettavo questo taglio "talebano" che avevo dato alla mia vita.
Fino a che la mia dottoressa, dopo una settimana di tonsillite acuta, oltre agli antibiotici mi ha prescritto gli sciacqui con...la coca cola...ed io, dopo averli fatti, mi sono sentita incredibilmente meglio (effetto placebo?) e non mi dite che gli sciacqui col limone sono uguali perchè non è vero.
E poi mi sono sentita felice quando, non potendo fare il detersivo per la lavatrice, a causa di questa lunga malattia (tonsillite seguita da laringite seguita da adenoidi e placche alla gola) ho sentito il profumo del detersivo (bio e alla spina) che il mio compagno ha acquistato per me.
E poi mi sono sentita felice quando, il 10 Dicembre, mi è arrivato uno stipendio che era il triplo del solito perchè ho lavorato il triplo a Novembre.
Mi sono sentita felice perchè ho pensato che potevo pagare l'IMU, le bollette, l'assicurazione della macchina senza arrivare strozzata a fine mese, potevo acquistare con serenità le cose di cui avevo bisogno senza sentirmi in colpa per non aver potuto farne a meno.
Mi sono sentita felice. E ho capito che IN MEDIO STAT VIRTUS.

Quindi la mia via verso una vita sostenibile ha preso una piega diversa.
Forse non sarà più tanto sostenibile come prima ma io sarò felice.
Ecco le cose che non potrò mai fare:

1) Non potrò mai diventare vegana, sarebbe un estremismo che mi renderebbe nervosa e infelice. Continuerò a mangiare uova e latticini cercando di fare un uso ragionevole di carne acquistandola dal produttore locale.

2) Se non potrò affidarmi all'autoproduzione non ne farò una tragedia. Acquisterò prodotti a km zero, bio, alla spina ma non mi farò una colpa per non essere riuscita a fare tutto da sola.

3) Lavorerò di più. Così come ho scelto di lavorare di meno e guadagnare di meno, tre anni orsono, ora scelgo di lavorare di più e guadagnare di più. Il mio sarà sempre un part time ma mi recherò in ufficio ogni giorno per 6 ore.

Ecco, volevo che tutti sapeste cosa è accaduto nella mia vita.
Volevo essere coerente con me stessa e con i miei propositi senza snaturare ogni mio convincimento.

Continuerò a fare Meatlessmonday e No fish friday. E non mangerò l'agnello a Pasqua e l'abbacchio a Natale.

Ma no. Non voglio diventare isterica e infelice perchè ho fatto il passo più lungo della gamba senza arrivare dove voglio andare. Accetto i miei limiti.

Molto probabilmente comincerò a recensire i prodotti bio che acquisto in modo da trovare quelli che impattano meno sull'ambiente e sul portafoglio.

Continuerò a scambiare e barattare.

Insomma, sarò sempre io. Un pò meno talebana di prima.

Mariaelena La Banca aka yummy




The is crisis is there and I can feel it.

You can bet that it’s there

 Until now I have tried to battle against it with auto-production and with a simple life, without frills.
Do you know what?
I wasn’t happy.
 I wasn’t happy when I wanted to eat a sausage and a thousand reasons made me stop (Intensive crops, intensive breeding, torture to pigs…) 
 I wasn’t happy when I wanted to make vegan panettone and it didn’t raise. 
 I wasn’t happy when I was sick and despite all I had to take antibiotics.
 I didn’t except this “taleban” cut down of my life. 
 Until , my doctor told me to use coca cola for mouth washes and antibiotics against all of those throat problems I had.  I finally felt better (psychological effect?) and don’t tell me that lemon mouth wash is the same as it isn’t! 
 And then I felt happy when my husband brought some organic loose washing machine detergent when I was too sick to make my own. I smelt the smell of the detergent, it was wonderful! 
 And then I felt happy when, on December 10th, my pay check arrived and I earned three time as much because I worked three time as much in November. 
 I was happy when I could pay my taxes, my bills, the car insurance without struggling at the end of the month and I could buy the things I needed without feeling guilty because I could have lived without it.  

I was happy. And I understood that IN MEDIO STAT VIRTUS.

Therefore my life towards a more sustainable one will take a different road.
It might not be as sustainable as before but I will be happy.
Here are the things I won’t do:

1) I will never manage to become vegan, it would be too much for me, it would make me too nervous and unhappy. I will continue to eat eggs and cheese trying to buy them all from small local producers. 

2) If I cannot make my own products it won’t be a tragedy. I will by them organic, loose, and local but I won’t feel guilty if I didn’t make it homemade. 

3) I will work more. As I chose to work less and earn less, three years ago, now I have chosen to work more and earn more. I will still do a part time but it will be 6 hours a day in the office.
Well, this is what happened in my life and I wanted to let you know. 

I wanted to be coherent with myself without changing all of my convinctions.  

I will continue to do  MeatlessMonday and No Fish Friday. And I won’t eat lamb at Easter nor at Christmas time.

No, I don’t want to become hysterical and unhappy because I took the long way around without arriving where I really want to go. I accept my limits. 

Probably I will start reviewing organic products that I buy in a way to find the ones which impact the least on the environment and my wallet.  

I will continue to swap and bart

I will always be me. A bit less “taleban” than before.

 Mariaelena La Banca aka yummy




16 commenti:

  1. Un bellissimo post, che riflette una situazione che io stessa sto vivendo in questo periodo e che mi fa sentire "meno in colpa" :)

    Grazie!

    RispondiElimina
  • Ti seguo da un po' (anche se in silenzio) e mi sentivo frustrata verso me stessa perché non ho la forza (morale o fisica) nè il tempo di fare tutta quell'autoproduzione che avrei voluto. Sentirmi in colpa perché è vero, non amo la carne e ne mangio poca (ma per mio gusto, non per convinzione) ma non riesco a fare a meno dei latticini e del pesce, e mi dicevo "Se fossi una brava persona dioventerei vegana", ma non ce la facevo. Sapere che nonsolo la sola a sentirmi così mi dàforza - grazie di questo bellissimo post.

    RispondiElimina
  • Hai detto benissimo: l'equilibrio in tutte le cose è la scelta migliore. Per i greci era già la "metriotes" e se tutte le culture del passato hanno affrontato l'argomento significa che deve avere un suo valore. Complimenti per aver così onestamente riflettuto sulle tue posizioni, gli estremismi in ogni cosa sarebbero sempre limitativi, e non libere scelte. Buona giornata!!

    RispondiElimina
  • io la penso esattamente come te, ho sempre pensato di dover fare di piu, ma non a costo della mia felicità.
    Penso che se devo star male per un'idea allora è puro estremismo. Se invece mi regolo, cerco di impattare di meno sull'ambiente, quando posso faccio il pane e se nn posso lo compro, i detersivi li compro bio e non testati, il cibo lo scelgo con cura, vad al mercato, le uova sono dei miei, uso l'aceto anche se mio marito vorrebbe uccidermi, compro quello che consumo e cerco di nn sprecare nemmeno un osso. Ma oltre questo non posso andare perche sarebbe una vita con troppi senza e troppa frustrazione.

    RispondiElimina
  • Quello che dici rispecchia il mio pensiero...purtroppo spesso sono passata per blog (non qui sia ben chiaro) dove tra le righe leggevo un certo fondamentalismo, e si sa che da questo nasce solo frustrazione!
    Complimenti!

    RispondiElimina
  • OH! Che bel post! Sono felice che tu sia felice! Io sono vegana, lo sai ma lo faccio davvero senza sforzo, quindi per me è una gioia continuare questo percorso! L'autoproduzione è giusta e utile, anche io la sto realizzando, ovviamente nel limite delle mie possibilità... è un po' che non faccio il sapone, l'ho quasi finito, perchè l'ultima saponata mi è venuta malissimo, il frullatore si è rotto ed evidentemente qualcosa è andato storto, perchè ho dovuto buttare via tutto perchè puzzava di brutto! ma chi se ne frega! L'importante nella vita è essere felice e portare avanti le prorpie idee, essere coerente con quello che si crede giusto e che rispecchia però anche il nostro modo di vivere. Se fossi triste e vegana, preferirei fare un passo indietro e sorridere! brava, sei stata anche molto onesta a dire a tutti quello che ti sta succedendo, credo che molti "estremisti" in realtà poi qualche cosa fuori dalla loro rotaia la facciano comunque... non si può predicare bene e razzolare male, preferisco una come te che dice "ok, io arrivo fino a qui, per ora" e lo fa con gioia! un abbraccio!

    RispondiElimina
  • è la stessa tecnologia che ci ha migliorat, e ci migliora ogni giorno, la qualità della vita che dovrebbe oggi anche migliorare il nostro impatto sull'ambiente. rinunciarvi e demonizzarla è inutile e dannoso, per l'ambiente e per noi.

    RispondiElimina
  • Ciao, ti leggo sempre ma non ho mai dato voce ai miei pensieri. Oggi mi sento finalmente di farlo. Ti faccio i miei migliori auguri per aver ritrovato la felicità...e ti ringrazio per essere rientrata nei parametri che anche i piccoli umani come me possono sognare di seguire...prima eri proprio troppo tutto, irraggiungibile e solo invidiabile (in senso positivo) per l'enorme forza e convinzione che sprigionavi....continuerò a seguirti sempre con enorme ammirazione...e forse ora mi sentirò un pochino meno inibita!! :-)

    RispondiElimina
  • Bentornata fra noi esseri umani "normali" che ci arrabattiamo per essere sostenibili senza essere talebani!
    Vi leggo da un po' ormai e apprezzo molto certi suggerimenti che date, altri mi fanno sentire molto insoddisfatta ... convivo con 4 maschi dai 46 ai 6 anni e tre di loro sono carnivori quanto un T-rex.. non sono ancora riuscita a fargli fare un meatless monday.. e per evitare di fargli mangiare carne (non la mangiamo a tutti i pasti, per carità) non devo farglielo notare o vanno in crisi di astinenza!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Criss, tranquilla pure a casa mia non sono ne vegetariani ne vegani ma la carne ormai non la mangiano quasi più perche non la cucino, è stato un lento percorso. La mangiano dalla nonna e ogni tanto c'é l'affettato, non possiamo imporre tutto ma diminuire sì! Coraggio e non disperare! Emma:)

      Elimina
  • Ciao! anch'io ti seguo, non da molto però. Mi dispiace che per te la tua scelta sia stata causa di infelicità :( L'importante è che tu sappia cosa vuoi dalla tua vita, no?! avere un comportamento "educato" nei confronti del "pianeta" che ci ospita è già tanto credo. C'è tantissima gente incivile a popolarlo. Io sono vegetariana da molti anni e vegana da poco più di due, è una scelta che ho fatto perchè la mia coscienza me l'ha fatta fare e non mi sento privata di nulla, nè mi sento "anormale" o estremista. Quasi tutte le persone che mi circondano sono onnivori, ma quelle che mi sono più vicine, per come le "interpreto" io, hanno un atteggiamento decisamente positivo, nel senso di inquinare il meno possibile, fare attenzione nel momento di acquistare i prodotti, cercare di capire chi si finanzia con i propri soldi, etc etc. Anch'io cerco di fare autoproduzione, ma se proprio non ci riesco, provo a comprare prodotti eco e non testati sugli animali :)
    Per quanto riguarda il pandoro vegan, ti posso consigliare questa ricetta se ti va :)
    http://pastamadre.blogspot.it/2011/12/natale-for-dummies.html
    e sostituisci le uova con la lecitina di soia (un cucchiaino in poca acqua per tuorlo d'uovo). A me ha funzionato alla grande ed è anche molto buono (piaceva anche ai non vegani!) però io ho il trucco di usare la macchina del pane.
    Un "in bocca al lupo" per la tua vita :D !

    RispondiElimina
  • la mezza misura è la cosa migliore, qualche strappo alla regola non fa altro che acuirne il valore. ogni tanto bisogna lasciarsi andare:) buona nuova vita

    RispondiElimina
  • Brava!!! Gli estremismi non vanno mai bene e comunque se una scelta non ci fa stare bene, significa che c'è qualcosa che non va. Questo non vuol dire rinnegarsi, ma imparare a conoscere se stessi e migliorare le proprie scelte. Una scelta consapevole è quella che ci rende felici e in pace con la nostra coscienza.
    a presto...Iaia.

    RispondiElimina
  • Credo che gli estremi (talebani e non) nascondano sempre insicurezze che copriamo con autoimposizioni. L'equilibrio e la ragione sono sufficienti. Mi sembra che il tuo cammino sia di esempio per tutti e ti seguivo prima come adesso, prendendo ciò che sento affine a me e riflettendo comunque su ciò che non mi appartiene e non mi renderebbe "felice". In bocca al lupo! :)

    RispondiElimina
  • Mia cara fai bene anche io sono contraria agli estremismi anche a quelli che possono sembrarci giusti e positivi come é giusto che torni a lavorare di più il tuo Matteo ormai sta diventando un ometto e non ha bisogno di una mamma così presente come invece era necessario 3 anni fa un abbracio :-D

    RispondiElimina